Ma noi trovavamo qualche pertugio tra l’intrico dei rampicanti e i cespugli di biancospino per spiare quello spazio incolto, disseminato di arbusti e sterpaglie e ricco di alberi.
Qual è la genesi di un discorso che ha a che fare con i luoghi, la loro propria denominazione e fisionomia? Chi sono le personalità deputate alla traduzione di queste esperienze in realtà universalmente condivisibili?